Nei paesi industrializzati il mal di schiena è una patologia molto frequente nella popolazione adulta, soprattutto giovane; infatti, la sua incidenza annuale è massima fra la terza e la quinta decade. Più del 70-90% delle persone avrà almeno un episodio di mal di schiena durante la vita. Ogni anno, il 15-45% degli adulti soffre di dolore lombare e una persona su venti si presenta con un nuovo episodio.
Il dolore alla schiena viene descritto come un indolenzimento, o una fitta che colpisce tutta la schiena o una parte di essa, rendendo difficile il movimento. Se la sintomatologia persiste, risulta essere di vitale importanza consultare il proprio medico curante, il quale potrà individuare la causa primaria del dolore.
Il mal di schiena si può suddividere, in base alla durata, in dolore acuto, subacuto e cronico.
Nella maggior parte dei casi i sintomi nascono da un patologia del disco intervertebrale (ernia, protrusione, artrosi…) o delle articolazioni posteriori vertebrali (faccette), spesso derivanti da uno scorretto assetto posturale (alterazioni della lordosi, cifosi, rotazioni e/o squilibrio del bacino).
LA MIA VISIONE
Nella lotta quotidiana per mantenere la stazione eretta il corpo umano è alla ricerca continua del punto di equilibrio più “comodo”, il meno faticoso, adottando, con un’abilità straordinaria, aggiustamenti posturali ad ogni singolo livello e tessuto, dalla testa ai piedi.
In Fisioterapia ed in particolare in una visione Osteopatica e di Postorulogia Clinica il compenso è il modo migliore che, in quel determinato momento, il corpo umano ha per vincere la gravità e, al contrario, è in assenza del compenso che si manifesta la lesione e quindi il dolore. In questo caso il Mal di schiena!
Trattamento di sublussazione vertebra lombare in dolore lombare basso
Trattamento tratto dorsale
Trust della cerniera cervico-dorsale
MAL DI SCHIENA - INDICE
IL MAL DI SCHIENA
FATTORI DI RISCHIO
La chiave di passaggio fra il mal di schiena acuto e quello cronico sono i fattori secondari, fattori di mantenimento del dolore anche a fronte di una totale guarigione delle strutture rachidee (della schiena) lese. Questi fattori sono detti fattori di rischio di cronicizzazione e sono sia fisici che, soprattutto, psichici e sociali. Da qui la definizione di sindrome bio-psico-sociale.
I fattori di rischio fisici sono una pregressa lombalgia, una lunga durata dei sintomi, un dolore esteso, un dolore irradiato agli arti inferiori, una limitazione della mobilità articolare, una errata gestione ergonomica del corpo, un basso livello di attività fisica, il sovrappeso, il fumo e altri disturbi dell’apparato locomotore.
I fattori di rischio psichici sono lo stress, la scarsa cura personale, un auto valutazione di scarsa salute e la depressione.
Il trattamento in fase acuta si basa principalmente sulla fisioterapia, osteopatia e sulla chinesiterapia, limitando al minimo il riposo a letto e l’assunzione di farmaci quali analgesici e miorilassanti.
CAUSE DEL MAL DI SCHIENA
Molte sono le strutture che possono produrre sintomi alla schiena: muscoli, articolazioni, legamenti, la porzione periferica del disco e i nervi solo per citare i principali.
Nella maggior parte dei casi i sintomi nascono da un patologia del disco intervertebrale (ernia, protrusione, artrosi…) o delle articolazioni posteriori delle vertebre (faccette). Queste “limitazioni” e “squilibri” sono spesso derivanti da uno scorretto assetto posturale (alterazioni della lordosi, cifosi, rotazioni e/o squilibrio del bacino).
Talvolta, il mal di schiena è dovuto a malattie esterne alla colonna vertebrale, come un tumore, disturbi ginecologici (ad esempio la sindrome premestruale), renali (ad esempio i calcoli renali) e urinari (ad esempio le infezioni renali, della vescica e della prostata) e disturbi del tratto digerente (ad esempio la diverticolite), oltre a disturbi delle principali arterie vicine alla colonna.
Per questo motivo è solo con con un attenta valutazione posturale globale e una valutazione biomeccanica altamente selettiva e specializzata ad ogni livello articolare che si riesce ad intervenire con effettivo immediati e duraturi.
ANATOMIA, FUNZIONE E CURVE
Il rachide umano è formato da 33 o 34 vertebre (a seconda che tutte le vertebre coccigee siano o meno fuse tra loro o che una di esse risulti separata), suddivise in 5 aree così come segue:
- 7 vertebre nella zona cervicale, corrispondenti alla parte del collo, denominate vertebre cervicali
- 12 vertebre nella zona dorsale, corrispondente alla parte centrale della schiena, denominate vertebre toraciche o dorsali
- 5 vertebre nella zona lombare, equivalente alla parte bassa della schiena, denominate vertebre lombari
- 5 vertebre nella zona sacrale, situata in prossimità del bacino, denominate vertebre sacrali
- 4 o 5 vertebre nella zona del coccige, collocate subito sotto quelle sacrali, denominate vertebre coccigee
Osservando la colonna vertebrale di fronte, in assenza di patologie risulta diritta; guardandola di profilo, invece, si possono notare due tipi di curvature, denominate:
1) Cifosi: è una curvatura fisiologica della colonna vertebrale con convessità posteriore. Si parla di curve cifotiche per quanto riguarda la zona toracica e coccigea della colonna.
2) Lordosi: è una curvatura fisiologica della colonna vertebrale a convessità anteriore. Si parla di curve lordotiche per quanto riguarda la zona cervicale e lombare della colonna.
Le curve di cui è dotata la colonna servono per donarle solidità e flessibilità e per contrastare meglio la forza di gravità cui è costantemente sottoposta: se la colonna fosse completamente diritta sarebbe molto meno elastica e resistente di quella che è.
Per maggiori informazioni visita: La colonna vertebrale: anatomia, funzioni e curve.
La colonna vertebrale svolge diverse funzioni, rivelandosi una parte essenziale per il benessere dell’uomo:
- Sostiene il nostro corpo, garantendogli stabilità ed equilibrio e permettendoci di stare in posizione eretta (capacità che ci distingue dagli invertebrati)
- Ci consente di camminare e di muoverci assumendo svariate posizioni nello spazio, come il piegamento, l’estensione, la flessione e la rotazione
- Protegge il sistema nervoso e il midollo spinale, che scorrono al suo interno e da lì si diramano tramite i nervi a tutti gli organi vitali
- Funge da ammortizzatore in caso di traumi.
VANTAGGI DI UN CORRETTO ALLINEAMENTO POSTUALE
Proprio per questi motivi è importantissimo prendersi cura della propria colonna, controllando in che condizioni si trova e correggendo al più presto eventuali distorsioni posturali o spostamenti vertebrali, anche in assenza di sintomi.
In questa visione bisogna sottolineare che le disfunzioni della colonna possono dipendere anche da altri sistemi ascendenti quali per esempio gli arti inferiori (caviglia, ginocchio ed anca) o discendenti quali il cranio.
I vantaggi che si ottengono nell’avere una struttura vertebrale ben allineata sono molteplici e tutti in grado di influire notevolmente sulla qualità di vita:
- Un sistema nervoso che funziona in maniera ottimale, permettendo il libero fluire dell’energia vitale a tutti gli organi del corpo e consentendo a quest’ultimo di raggiungere una condizione di completo benessere psico-fisico, anche detta omeostasi;
- Il miglioramento di numerosi sintomi (mal di schiena) legati a distorsioni posturali e spostamenti vertebrali;
- Meno possibilità di andare incontro a problematiche legate ai dischi vertebrali, come ad esempio le ernie del disco;
- La prevenzione/il rallentamento di patologie degenerative come l’artrosi;
- Allineamento e simmetria muscolare (destra e sinistra) con riduzione dell’affaticamento muscolare, della sensazione di tensioni anomale (il famoso “tirare”) e quindi un aumento della performance.
NON SOLO LOMBALGIA
La lombalgia, più comunemente detta mal di schiena, è un disturbo comune che coinvolge i muscoli e le ossa della zona lombare (bassa o alta).
Essa colpisce, ad un certo punto della loro vita, circa il 40% delle persone, tanto da determinare la più elevata percentuale di ricorsi al medico di famiglia e il più alto numero di ore lavorative perse.
La lombalgia può essere classificata per durata, come acuta (dolore di durata inferiore alle 6 settimane), sub-cronica (da 6 a 12 settimane) o cronica (più di 12 settimane); la lombalgia acuta è anche nota popolarmente come colpo della strega. La condizione può essere ulteriormente classificata dalla causa di fondo del dolore, che può essere meccanica o non.
Se la patologia vertebrale interessa il tratto cervicale, dorsale o si irradia in altre zone strettamente correlate il mal di schiena prende il nome di dolore cervicale (o cervicale), dorsalgia o se, in caso di irradiamento neurale, di la sciatalgia, lombosciatalgia e cervicobrachialgia.
CURA E TRATTAMENTO
Gli Obiettivi della Fisioterapia e della Riabilitazione nel Mal di schiena sono:
• Trattare il dolore con mezzi che riducano il riposo al letto e la dipendenza dai farmaci;
• Migliorare la funzionalità vertebrale e rieducare la postura;
• Insegnare una corretta ergonomia vertebrale nella vita quotidiana e nel lavoro;
• Insegnare al paziente l’autogestione delle manifestazioni a carattere cronico ed infondere fiducia nelle proprie capacità fisiche;
• Ritorno veloce alle normali attività lavorative e domestiche.
TERAPIA MANUALE ED OSTEOPATIA STRUTTURALE
L’Osteopatia è in grado di risolvere la quasi totalità dei mal di schiena, agendo efficacemente e velocemente sul dolore ma soprattutto lavorando sulle cause a monte. L’intervento osteopatico non è mirato soltanto alla soppressione del sintomo ma punta soprattutto a normalizzare la funzione, garantendo quindi un benessere duraturo nel tempo.
La valutazione osteopatica si rivolge globalmente all’intera struttura (scheletrica, fasciale, muscolare, sistema nervoso e visceri) estendersi a tutti i sistemi e agli altri distretti anatomici e mai solo alla zona lombare dove è presente il dolore.
Il Dr. Still, fondatore dell’Osteopatia, concluse che l’osteopatia poteva riassumersi in un’unica frase “la struttura governa la funzione”. La perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante, se tale equilibrio è alterato ci si trova di fronte a una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui è andata persa la corretta mobilità.
CERVICALE
La Cervicalgia rappresenta uno dei più comuni sintomi e disturbi a carico dell’apparato muscoloscheletrico per il quale vengono richieste consulti e trattamenti sanitari nei paesi occidentali. Oltre i due terzi della popolazione manifesta un dolore nella regione cervicale almeno una volta nel corso della vita con periodiche remissioni e livelli variabili di recupero funzionale, con
POSTURA
La postura è la fotografia del corpo umano nello spazio in un determinato istante ed esprime la strategia migliore che adottiamo ed è quindi la valutazione posturale a fornirci importanti informazioni sulla relazione tra i vari segmenti corporei e sulla percezione dei sensi e delle emozioni. In questa visione la postura è “l’equilibrio tra struttura,
LA COLONNA VERTEBRALE
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Come risolvere il mal di schiena grazie alla terapia osteopatica
Quando si parla del comune mal di schiena, chiamato tecnicamente col nome di lombalgia, ci si riferisce alla patologia del sistema scheletrico che coinvolge la parte inferiore della schiena.Questo tipo di dolore, che porta spesso i pazienti a rivolgersi al personale sanitario per un consulto in maniera tale da capirne l’origine, può essere in realtà